Una coppia apparentemente felice. Lui fa un piccolo regalo inaspettato a lei: due biglietti aerei per un breve viaggio. Lei è contenta per la sorpresa, ma si accorge che nella scelta dei biglietti lui ha commesso un errore, piccolo, ma che contiene in sé la matrice di tutti i suoi errori. Glielo fa notare, lui minimizza, lei si arrabbia per la sua tendenza a minimizzare i propri difetti e lo attacca sempre più in profondità, mettendo in crisi l’immagine che ha di sé stesso e spingendolo a una reaziona specularmente vendicativa: distruggere l’immagine che lei ha di sé stessa. Da qui in poi si scivola in uno scontro dialettico che degenera in una guerra aperta nella quale, in gioco, non c’è soltanto un amore che entrambi credevano solido, ma la percezione stessa della propria identità.
La percezione della nostra identità è il risultato di una battaglia che combattiamo ogni giorno, col mondo, con noi stessi e più di tutto con le persone che ci amano. Quello che vogliamo, anche se spesso non riusciamo ad ammetterlo, è che ci vedano come noi desideriamo essere visti, che ci restituiscano l’immagine di noi che vogliamo.
Emanuele Aldrovandi